Responsabile del servizio:

dottoressa Giorgia Toso Biologo e Nutrizionista

 

"Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo"

Ippocrate

Una sana e corretta alimentazione rappresenta il primo intervento di prevenzione per la salute e l’armonia fisica. Intorno all’alimentazione non vi è solamente la necessità di nutrirsi, ma anche l’aspetto sociale, culturale e conviviale che insieme concorrono a formare l’atteggiamento alimentare. Per questo un’alimentazione sana e corretta non deve solamente fermarsi alla mera scelta qualitativa e quantitativa dei nutrienti. Mangiar bene diventa un gesto essenziale e fondamentale per prenderci cura di noi stessi. Nutrirsi è un gesto d’amore a cui va dedicato tempo e attenzione, oltre a un atteggiamento consapevole e positivo verso il cibo, per evitare un eccessivo aumento o perdita di peso al fine di ridurre il rischio di patologie.

A tal proposito l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la FAO definiscono l’Educazione Alimentare come “(…) il processo informativo ed educativo per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione dei comportamenti alimentari non soddisfacenti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti e un efficiente utilizzo delle risorse alimentari”.

L’OMS, inoltre, definisce anche l’Educazione alla Salute, come l’opportunità di apprendimento per conoscere meglio la salute e per sviluppare capacità che contribuiscono a preservarla.

Nella nostra quotidianità siamo noi a compiere le scelte alimentari, cosa acquistiamo e poniamo nel carrello della spesa, sarà ciò che ritroveremo sulla nostra tavola. Per questo risulta importante adottare corrette scelte alimentari basandoci sulla lettura delle etichette nutrizionali degli alimenti, sulla qualità dell’alimento stesso, sulla provenienza e sulla stagionalità dei cibi.

Ho bisogno di conoscere la storia di un alimento.


Devo sapere da dove viene.

Devo immaginarmi le mani che hanno coltivato, lavorato e cotto ciò che mangio.”

Carlo Petrini

 

La Visita Nutrizionale

La visita nutrizionale si compone di differenti fasi:

- anamnesi generale: si prenderà visione delle analisi del sangue e di eventuali referti medici per conoscere lo stato di salute nella maniera più approfondita possibile

- anamnesi alimentare: verrà chiesto di raccontare una giornata alimentare, come abitualmente mangiate, dove lo fate, chi cucina, cosa vi piace e cosa non sopportate, quanto tempo avete ecc., per giustificare eventualmente il vostro peso, per individuare gli errori alimentari da correggere e soprattutto per fare in modo che la dieta sia innanzitutto “a impatto zero” sulla vostra quotidianità

- misurazioni antropometriche (peso e circonferenze corporee) per conoscere il punto di partenza e per valutare, nel corso dei controlli, i progressi fatti

- analisi segmentale della composizione corporea mediante bilancia impedenziometrica per la stima della massa grassa, il grasso viscerale, la massa muscolare, la massa ossea, l’idratazione corporea, il metabolismo basale, il punteggio fisico (rapporto tra massa muscolare e massa grassa) e l’età metabolica.

Ottenute queste informazioni, verrà elaborato un piano alimentare ad hoc per la singola persona, come una sarta che cuce un vestito su misura per la persona, il nutrizionista cerca di fare altrettanto pensando ad un piano personalizzato, cambiando le abitudini scorrette e spiegando dove si sbaglia e perché.

Il piano verrà consegnato circa una settimana dopo il primo incontro.

Dopo la prima visita seguiranno i controlli, a cadenza mensile.

I controlli sono importanti tanto quanto la prima visita, perché serviranno ad entrambi per valutare i risultati e risolvere insieme eventuali difficoltà o blocchi.